E’ una pianta originaria dell’America tropicale dove, nel corso dei secoli, a svolto un importante ruolo nella vita sociale.
Le prime indicazioni sull’uso alimentare sono datate intorno al 6500 a. C. e venne introdotta in Europa dopo la scoperta dell’America. In Sicilia si è diffusa al punto che è stata definita come la “provvidenza della Sicilia” per la sua capacità di sfruttare terreni non idonei ad altre colture.

Nascono e crescono su terreni difficili, aridi e si tutelano con insidiose spine, il loro frutto è buono e riserva un gusto insospettabile.
La Sicilia è la regione leader nella produzione del ficodindia. La provincia più ricca è senz’altro quella di Catania, dove la terra vulcanica ricca di sali minerali, favorisce la crescita dei ficodindia migliori contraddistinti per aspetto e sapore.
Le varietà coltivate prendono il nome dal colore della polpa e della buccia (epicarpo), e sono: la gialla, la rossa, e la bianca.
Oggi è alla base di un’economia, che si è sviluppata vertiginosamente in cui la maggior parte del prodotto è destinato all’esportazione nei paesi come Germania, Svezia e Stati Uniti, dove il prodotto è particolarmente apprezzato.
La stagione del ficodindia si protrae quasi fino alla fine di dicembre. In questo periodo si alternano due fasi di qualità del prodotto:
Primo fiore – caratterizzato da una buccia molto spinosa e da una maggior quantità di semi (utilizzato in gran parte alla lavorazione della mostarda di ficodindia).
Per ottenere un prodotto di maggiore qualità si applica la tecnica detta di scozzolatura, che porta ad eliminare i frutti fioriti per ottenere dei frutti più grossi e migliori. La seconda fioritura avviene tra settembre e dicembre e dà luogo a frutti denominati in dialetto fioroni.

La produzione dei frutti avviene secondo tecniche secolari applicate alla pianta.
Il ficodindia dell’Etna deve avere delle caratteristiche tipologiche (di cultivar), di colore, forma e qualità che ne denotano il prodotto e che lo acquisiscano alla tutela DOP.
La zona di produzione è principalmente la provincia di Catania, Adrano, Biancavilla, Belpasso, Paternò, Motta Sant’Anastasia, Santa Maria di Licodia e San Cono.